morti sul lavoro al 17aprile 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 19 aprile Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 316 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 420 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 31 (48) Milano 5, Bergamo 2 Brescia 10 Como 1 Cremona 3 Lecco 1 Lodi Mantova 3 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio 1 Varese 2 CAMPANIA 29 (38 ) Napoli 9, Avellino 4 Benevento , Caserta 8 Salerno 7 TOSCANA 23 (30) Firenze 9 Arezzo 2Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 30 (37 ) Bologna 12 Rimini 1 Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 3 Ravenna Reggio Emilia 3 Piacenza 1 SICILIA 21(28) Palermo 7 Agrigento Caltanissetta 1 Catania 4 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 3 VENETO 20 (25) Venezia 3 Belluno 1 Padova‎ 2 Rovigo 1 Treviso 4 Verona 5 Vicenza 4 TRENTINO ALTO ADIGE 14 (19) Bolzano 6 Trento 7 PIEMONTE 15 (20) Torino 5 Alessandria 2 (+1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 3 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli 1 LAZIO 17 (27) Roma 6 Viterbo 2 Frosinone 5 Latina 1 Rieti PUGLIA 20 (28) Bari 5, BAT 2 Brindisi 3 Foggia 3 Lecce 4 Taranto 3 SARDEGNA 10 (14) Cagliari 3 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 13 (16) L'Aquila 3 Chieti 4 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 2 MARCHE 10 (14) Ancona 3 Macerata 5 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 6 (8) Genova 2 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 5 (7) Perugia 5 Terni CALABRIA 8 (11) Catanzaro 3 Cosenza 3 Crotone Reggio Calabria 2 Vibo Valentia 1 BASILICATA 5 (8) Potenza 4 Matera 1 Molise 3 (4) Campobasso 2 Isernia1 VALLE D’AOSTA 2 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 37 gli schiacciati dal trattore 27 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo Agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 42 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori, medici ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi Strage di lavoratori anziani; dai 61 anni in su sono 152 su 316 di tutti i morti sul lavoro, ma la stragrande maggioranza di questi non sono assicurati a INAIL sono edile che spesso hanno perso il lavoro in tarda età e che non trovano più un lavoro in regola, agricoltori schiacciati dal trattore che spesso continuano a lavorare per le magre pensioni e per non vedere andare in malora il l loro campi, molti di questi sono anche precari che lavorano in aziende in appalto e che se si rifiutano di svolgere un lavoro pericoloso sono licenziati, ma il precariato è diventata un’autentica piaga, quando le aziende strutturate chiudono, molti pur di lavorare accettano lavori capestro, tanti anche i giovani che muoiono lavorando. Tantissime le donne che muoiono lavorando, soprattutto in itinere: muoiono sulle strade molto più degli uomini in percentuale. per il doppio e il triplo lavoro, per la fretta di conciliare il lavoro con la famiglia e i lavori domestici, a volte anche genitori e nonni e suoceri. Occorre rivedere assolutamente il panorama lavorato fatto su misura per gli uomini e con una normativa che ha già un secolo: il crollo della natalità è dovuto anche a questo fattore: occorre flessibilità degli orari in entrata e in uscita, di favorire nelle assunzioni, soprattutto quelle dello Stato, donne con un carico famigliare, e anche orari ridotti in questo caso, altrimenti in meno di 50 anni gli italiani si estingueranno i 40enni con figli ormai sono una minoranza. Gli stranieri sotto i 60 anni sono già un terzo di tutti i morti sui luoghi di lavoro le nazionalità di romeni, albanesi e marocchini quelli con più morti, soprattutto in edilizia 44 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini (ovviamente non inseriti tra i morti per infortuni) 16 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano gli alberi

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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venerdì 13 ottobre 2017

Storia della morte di Lisa Picozzi, giovane ingegnere morta sul lavoro, raccontata dalla madre Marianna Viscardi. A leggere questa breve storia non si può non avere gli occhi pieni di lacrime. Almeno, almeno ai cittadini normali, ma non a chi dovrebbe occuparsene, e non lo fa

 
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Lisa, amore mio,
ora sono sempre di più le persone che conoscono la tua triste storia. Speriamo che serva a qualcuno per riflettere.
Nessuno più deve morire così, il lavoro è vita e deve essere difeso da Leggi più severe

Lisa, amore mio,
ora sono sempre di più le persone che conoscono la tua triste storia. Speriamo che serva a qualcuno per riflettere.
Nessuno più deve morire così, il lavoro è vita e deve essere difeso da Leggi più severe


Illustrazione di Salvatore Liberti
PERDITE
Storia della morte di Lisa
Marianna Viscardi
Ti svegli una mattina con una tua consistenza, i tuoi sogni, le tue speranze. Non fa in tempo ad arrivare sera che ti ritrovi privata di tutto, aspirata da un enorme buco nero che toglie senso a ogni cosa e inghiotte il tuo futuro.

Squilla il telefono.
«Sono il datore di lavoro di Lisa… Lisa ha avuto un incidente. Non so ancora bene cosa sia successo».
«Dov'è adesso?».
«È all'ospedale di Tricase. Io prendo l'aereo delle 19.20».

Ho pensato a un incidente in macchina: mai avrei immaginato una drammatica caduta mortale. D'altra parte, il mio primo pensiero è stato: «Se un amministratore delegato si sposta per un incidente, non può essere una cosa banale».

Ho cercato online l'ospedale di Tricase e chiamato il pronto soccorso. «Sono il medico che ha soccorso sua figlia. È in coma, le stanno facendo una TAC».

In coma? Sarà un coma leggero, temporaneo, indotto - mi ripetevo. Mi rifiutavo di pensare a qualcosa di grave. Invece, della mia Lisa era rimasto solo il meraviglioso cuore, bradicardico ma pulsante.

Ho messo in allerta i parenti medici perché contattassero l'ospedale in cui era ricoverata mia figlia. Intanto preparavo una valigia con quattro cose - quelle che, pensavo, mi sarebbero bastate per restare a Tricase una decina di giorni, prima di riportare a casa la mia bambina - e spedivo mio marito in aeroporto a prendere i biglietti dell'aereo (erano gli ultimi due: il destino aveva pensato anche a questo).

Solo dopo, al momento dell'imbarco, ho chiamato mio nipote, neurochirurgo, per avere notizie di mia figlia. La sua risposta mi ha raggelata: «I medici sono tutti attorno a lei, ma non si sa se Lisa ce la farà».

Ho gridato parole sconnesse, in mezzo ai viaggiatori. Mi sono aggrappata alla statua della Madonna, nella piccolissima cappella di Linate. Ho pregato tutti i santi del Paradiso e ho affrontato tra le lacrime il viaggio verso l'inferno.

Ancora non sapevo, ma Chicco mi aveva detto una pietosa bugia. Durante il volo ho pensato di tutto e implorato la Madonna affinché non mi lasciasse senza mia figlia. Mi vedevo intenta ad accudirla in un letto dove lei giaceva inerte: mi sarebbe bastato averla.

Con un'angoscia che mi impediva di respirare ho aspettato l'arrivo a Brindisi. Aereo fermo, chiamo immediatamente mio nipote. Non mi risponde, comincio a capire. Mi richiama subito dopo e mi dice quello che mai, mai, mai, avrei voluto sentirmi dire: «Purtroppo, Lisa non ce l'ha fatta». L'aereo si è riempito di urla disumane. Poi il nulla.

Passano più di due ore prima che io possa vederla. I carabinieri aprono la stanza in cui giace mia figlia, inerte e bellissima, come se nulla l'avesse sfiorata. Mi sembra perfino che, dai suoi occhi socchiusi, si intravveda quel meraviglioso azzurro che incantava chiunque la guardasse. «Non è vero, non può essere vero», continuo a ripetermi tra le lacrime, mentre entro in un tunnel di disperazione che mi fa perdere il senso di ogni cosa.

Non so ancora cosa e come sia successo. Comincio a realizzarlo la mattina dopo, davanti al cancello di quell'edificio bianco dove la morte ha esercitato il suo unico diritto: quello di fermare la vita.

È allora che la vedo.
Lei che sale sulle scale appoggiate alla parete dell'edificio.
Lei che si muove sicura, perché non vede pericolo intorno ai suoi passi.
Lei che si china, misura, prende appunti.
Lei che sta tornando alla scaletta più piccola per scendere.
Lei che non può sapere che la sta aspettando una trappola.
Lei che mette un piede dove non avrebbe mai dovuto metterlo.
Lei che sbanda e precipita e, forse, è spaventata, perché capisce cosa sta accadendo.

Mi chiedo spesso qual è stato il rumore che ha chiuso la sua vita e, ancora oggi, non mi spiego come ho fatto a non morire insieme a lei.

Sono passati sette anni da quel giorno, il 29 settembre 2010. Ho percorso un devastante iter giudiziario, nelle cui udienze il suo nome mi ha scalfito troppe volte il cuore: «Quando l'ingegner Picozzi è arrivata…», «Lisa è salita da sola su quella superficie?», «Nessuno ha detto all'ingegnere che c'era un pericolo?» e via dicendo. Il processo ha stabilito la condanna in primo grado per i responsabili della morte di mia figlia, che hanno fatto ricorso in appello. Stiamo ancora aspettando.

Il mondo va avanti, nel suo bene e nel suo male. La mia luce resta spenta. Mi muovo nel mio nulla e resto sempre ferma là, a oltre mille chilometri da casa, dietro un cancello di ferro, dentro un capannone bianco, dove il mio cuore agonizza sopra il sangue di mia figlia.

Il mio dolore parla da solo e ha un linguaggio inequivocabile. Si insinua nel mio tempo, intacca la mia volontà, demolisce ogni mia difesa. Si è depositato nei miei occhi, spegnendone la luce, ha irrigidito le mie labbra, allontanandone il sorriso. Ha fatto di me un ectoplasma che gli altri vedono, abbracciano, consolano. Ma io non ci sono più, sto salendo una scala senza gradini, in preda a uno spasmodico bisogno di ritrovare quella metà di me che mi faceva vivere. Ma dove? Non ho luce, non ho orizzonte, non ho certezze e, intanto, mi consumo.

Ho sempre davanti agli occhi mia figlia. Rivedo i suoi sorrisi, risento la sua voce. La immagino mentre solca quella superficie, mi tormenta il suo ultimo passo. Mi sembra di sentire il suo grido: «Aiuto, mamma». E poi... Non voglio vedere il suo sangue. E, allora, fermo i pensieri e lascio che il mondo si oscuri finché non distinguo più i contorni delle cose.
aside shadow



11 commenti:

  1. Tutto grazie a Dr Akute, ho appena contattato quest'uomo dopo mio marito di circa
    4 anni mi ha lasciato e con mia sorpresa ci è voluto solo 2 giorni per portarlo
    torna da Dr akhere il suo miglior incantatore per risolvere qualsiasi problema
    tu.
    {1} HIV / AIDS
    {2CANCER
    {3} HERPES
    {4} DIABETE
    (5} HERPERTITIS B
    {6} EX BACK
    {7} SOLDI RICUTAL
    {8} INCANTESIMO GRAVIDANZA


          Email: DRAKHERE66@Gmail.com
                              O
       Call / WhatsApp: +2348129175848

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  3. Ogni volta che do un'occhiata a quello che mi è successo, apprezzerò sempre il grande dottor Akhere (Akheretemple@yahoo.com) per quello che ha fatto per me. Questo mago ha riportato indietro le mie finanze, che mi hanno lasciato senza motivo. Ho incontrato il grande incantatore e mi ha detto tutto quello che devo fare! Ora sono contento che la dottoressa Akhere lo abbia riportato indietro e che mi ami più di quanto non fosse in passato! puoi anche contattarlo sul suo indirizzo email attivo (Akheretemple@yahoo.com) o aggiungerlo su Whats-app: +2348129175848.

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  4. Voglio usare questo ritorno medio per te, Signore. Per quello che hai usato, Dr Zazaba da fare nella mia famiglia. Non ci credo mai e la mia famiglia sarà di nuovo felice così. Quante persone hanno usato per prenderci gioco di noi, Dio l'ha trasformato in una testimonianza. Grazie a Dio Onnipotente che usa Dr Zazaba per curarmi dal virus dell'epatite b e curare anche mio marito dal virus dell'epatite b con le sue erbe puoi chiamare o WhatsApp su + 2348129175848 per il tuo problema di salute. Condividi e salva anime. Sono una testimonianza vivente delle sue erbe .....

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  5. Buongiorno a tutti, mi chiamo Antonio Piero, voglio ringraziare questo grande sommo sacerdote Mompha per il miracolo che ha fatto nella mia vita, sono stato così profondamente distrutto da me stesso diventando frustrato di tanto in tanto, tutto questo era successo dopo il divorzio tra me e mia moglie. non avevo speranze perché non ero in grado di alleviare me stesso, quindi ho insistito per cercare un aiuto online in cui sono entrato in contatto con questo grande uomo di poteri che ha riportato indietro mia moglie ora, sono così molto felice ed è per questo ho insistito per condividere la testimonianza stasera. Nel condividere questo al tuo udito, se hai tali problemi credo che possa aiutarti a risolvere anche il tuo. grazie mille Mompha, per favore !! per favore!! si prega gentilmente di contattarlo se è necessario il suo aiuto% 100. Email: chiefpriestmompha@gmail.com. Numero WhatsApp: +27614518916

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  6. Mi chiamo Paola, e ho sede a Milano. La mia vita è tornata!!! Dopo 1 anno di matrimonio rotto, mio marito mi ha lasciato con due figli . Mi sentivo come se la mia vita stava per finire mi sono quasi suicidato, sono stato emotivamente giù per un tempo molto lungo. Grazie a un lanciatore di incantesimi chiamato lord aguma che ho incontrato online. In un giorno fedele, mentre navigavo attraverso Internet, mi sono imbattuto in un sacco di testimonianze su questo particolare lanciatore di incantesimi. Alcune persone hanno testimoniato che ha riportato indietro il loro ex amante, alcuni hanno testimoniato che egli ripristina l'utero, curare il cancro, e altre malattie, alcuni hanno testimoniato che egli può lanciare un incantesimo per fermare il divorzio e così via. Mi sono imbattuto anche in una particolare testimonianza, si trattava di una donna di nome Tracy , ha testimoniato su come ha riportato il suo ex amante in meno di 3 giorni, e alla fine della sua testimonianza ha lasciato cadere l'indirizzo e-mail di Lord aguma. Dopo aver letto tutti questi, ho deciso di provarci. L'ho contattato via e-mail e gli ho spiegato il mio problema. In sole 62 ore, mio marito è tornato da me. Abbiamo risolto i nostri problemi, e siamo ancora più felici di prima Signore aguma, è davvero un grande uomo perché ho visto il suo buon lavoro, e non smetterò di pubblicarlo perché è un uomo meraviglioso ... Se hai un problema e stai cercando un vero e proprio lanciatore di incantesimi per risolvere tutti i tuoi problemi per te contattalo in qualsiasi momento, lui è la risposta ai tuoi problemi. Ecco il suo contatto: lordagumamagicspellcaster@gmail.com o puoi contattarlo tramite il suo indirizzo web: http://lordagumamagicspellcaster.webs.com ancora una volta tutto il mio grande grazie a signore aguma per tutto quello che sono grato.

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  7. Ciao a tutti sono qui per testimoniare su come mio marito mi ha lasciato 3 anni del nostro matrimonio, la parte più dolorosa è che ero incinta del nostro primo bambino, in realtà pensavo fosse finita tra noi e l'ho perso, ho fatto tutto il possibile in mio potere riportarlo indietro ma tutto è stato vano, lo volevo così tanto indietro a causa dell'amore che avevo per lui, l'ho supplicato gli ho fatto delle promesse ma lui si rifiuta, ho deciso di dirlo al mio amico e gli ho spiegato il mio problema a lei e lei mi ha suggerito che avrei dovuto contattare un incantatore che potesse aiutarmi a lanciare un incantesimo per riportarlo indietro, non avevo altra scelta che fare un tentativo ho mandato un messaggio all'incantatore chiamato Dr Fayosa, e mi ha assicurato che lì non era un problema e che tutto andrà bene prima di 48 ore, ha lanciato l'incantesimo e sorprendentemente in 48 ore dopo mio marito mi ha chiamato e si è scusato per tutto ciò che ha fatto e ha promesso di amarmi e combattere per il nostro amore, ero così sorpreso che mi ha chiamato io e lui ha detto che era così dispiaciuto per tutto era successo e voleva che tornassi da lui, ero così felice e sono andato da lui è così che abbiamo ricominciato a vivere insieme felici, grazie al dottor Fayosa sto consigliando a tutti sullo stesso problema contatta il dottor Fayosa L'indirizzo e-mail è (Fayosasolusionhome@gmail.com) o direttamente su whats-app +2348151918774

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  8. Hai problemi nella tua relazione o trovi difficile avere un figlio o sei il tipo che soffre di malattie nel corpo? Ti consiglierò di contattare il Dr. Ehis di thebrotherhoodtemple@gmail.com. La potenza del suo incantesimo è così efficace e può riunire una relazione interrotta e può anche far rimanere incinta, indipendentemente dalla situazione e non solo, ha anche il potere di curare tutti i tipi di malattie entro un periodo di 48 ore. Contattalo. oggi e ringraziami più tardi thebrotherhoodtemple@gmail.com

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  9. La maggior parte delle persone al giorno d'oggi soffre e prova dolore nelle loro varie relazioni e nella loro salute poiché è difficile lasciare andare il loro vero amore. A volte facciamo finta che vada tutto bene ma non è così. Per avere una persona cara, cerchiamo anche di ritrovare la gioia e la felicità attraverso il legame che avete creato negli anni. Voodoo Lord è qui per aiutare i cuori spezzati e i corpi malati con i suoi potenti incantesimi. È in grado di ripristinare una vita d'amore che era scomparsa. Il suo contatto è voodooconnect60@gmail.com, Whatsapp +2348097014925. Consiglio alle persone con problemi di relazione o coniugali e anche di salute di contattarlo il prima possibile. Mi ha anche aiutato a trovare soluzioni ai miei problemi. È così genuino e onesto. Non hai nulla da perdere quando lo contatti, quindi cerca quell'aiuto adesso.


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  10. Mio marito ha divorziato da me quando ero incinta di sei mesi del nostro secondo figlio. Litighiamo costantemente dal giorno in cui è stato concepito il nostro primo figlio, non c'era più amore o fiducia da parte sua, quindi ha divorziato da me. E con tutti questi tentativi, ho provato in diversi modi a riportarlo indietro, ho anche provato con diversi incantatori ma nessuno di loro è riuscito a riportarmi indietro il mio uomo. È stato solo il signore voodoo a garantirmi un incantesimo urgente dell'incantesimo di 48 ore e ad assicurarmi che mio marito sarebbe stato di nuovo con me. Ti scrivo per ringraziarti per aver mantenuto le tue promesse e per aver usato i tuoi grandi e dotati poteri per riportare a casa mio marito. Ero entusiasta di sapere che sei specializzato nel riunire gli innamorati e nel curare diversi disturbi. Mio marito è tornato e ha promesso che non mi avrebbe mai più lasciato. Se dubiti delle sue capacità, fidati di me. Dovresti rischiare. Ti ripaga in modi che potresti mai immaginare. contatta gentilmente voodoo lord, è l'unica risposta per ripristinare la tua relazione o matrimonio interrotto, invia un'e-mail a: voodooconnect60@gmail.com / WhatsApp: +2348097014925

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  11. Non posso credere che il lancio di incantesimi sia cresciuto al punto da poterlo usare per vincere alla lotteria. Ho visto un commento online su un lanciatore di incantesimi chiamato voodoo lord. Mi sono interessato e l'ho contattato, mi ha aiutato con un incantesimo che mi ha fatto vincere una lotteria da 550.000 euro, ma il fatto è che puoi usare l'incantesimo solo una volta per lotteria, ha detto l'uomo spirituale. Ero così grato perché era qualcosa che non avrei mai pensato potesse funzionare, ma oggi ho potuto saldare i miei debiti, avviare un'attività e iniziare a vivere una vita confortevole. Voodoo Lord è un potente uomo spirituale che può aiutarti con qualsiasi tipo di problema di vita che stai riscontrando, sia fisico che spirituale, puoi contare su Voodoo Lord per assistenza. Puoi contattarlo tramite email: voodooconnect60@gmail.com ... O WhatsApp +2348097014925

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Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?