Ieri 27 aprile ci sono stati otto lavoratori morti sui luoghi
di lavoro 5 per infortuni e tre per fatica. Si sta concludendo un altro mese
orribile, a questa mattina del 28 marzo dall’inizio dell’anno ci sono stati 246
lavoratori morti sui luoghi di lavoro che diventano 313 con l’itinere. Chi sono
i morti di ieri 27 marzo? Tre sono morti in Emilia Romagna, a Rimini da Mario
Bettelli un artigiano di 79 anni è morto dopo atroci sofferenze per essere stato
investito da un'asse caduta dall’alto, in provincia di Parma è un altro
operaio romeno Vasile Tofan (un’autentica strage tra questi immigrati), è stato
travolto da un carico di una gru, come il povero giovane Mattia Battistetti, la
terza vittima in provincia di Reggio Emilia dove un autotrasportatore di 50
anni sempre della Romania è morto di fatica, a Brescia “la leonessa d’Italia” sbrana
i suoi abitanti più di ogni altra provincia italiana, l’anno scorsa più di 30 i
morti sui luoghi di lavoro: Brescia è sempre in vetta a questa triste classifica,
con il morto di ieri a Orzivecchi, dove un operaio 50enne è morto schiacciato
da un rimorchio, non si conosce ancora l’identità della vittima, con questo
morto questa provincia conta già 10
morti sui luoghi di lavoro nel 2024, attenzione perché tanti dipendenti di ditte bresciane
muoiono fuori provincia e regione, come Vasili Tofan che è morto sempre ieri in provincia di Parma, ma l’Osservatorio conta i morti dove c’è stato l’evento e non in
quella di residenza. In provincia di Trento Zeffiro Bosetti ha perso la vita
nel suo garage, mentre faceva manutenzione sul suo furgone, aveva 59 anni. In provincia
di Vercelli è morto di fatica in un cantiere di logistica un 44enne, sempre straniero. Sulla
tratta Pescara Sulmona è morto un macchinista ferroviere, è morto come l’eroe della
canzone di Guccini, ma Antonio D’Acci questo povero lavoratore svolgeva questo
lavoro faticosissimo all’età di 62 anni (aspetto un commento da Matteo Salvini Ministro
dei Trasporti, che a ogni elezione promette l’abolizione della Fornero, per poi
dimenticarsene una volta eletto, anzi inasprendo ancora di più l’età per andare
in pensione, ricordo che un morto su 3 per infortuni sui luoghi di lavoro e un
ultrasessantenne, ma ovviamente dirà che non lo hanno lasciato lavorare, come
se al governo ci fossero gli altri e non lui) D'Acci ha compiuto un atto ancora più
eroico, prima di morire ha messo in salvo gli 87 passeggeri del treno fermandolo. In
Belgio è morto di fatica per l’eccessivo lavoro Eros Artuso.
Il giorno 11 aprile, giorno dello sciopero contro gli infortuni sul lavoro di CGIL e UIL che l'hanno proclamato, ci fu l'11 aprile del 1975 la strage alla FLOBERT di Sant'Anastasia di Napoli dove morirono 12 operai di 20 anni Sono stato invitato quest'anno alla commemorazione del 49simo Anniversario dal Prof. Ciro Liguoro sopravvisuto di quella strage. Ciro ricorda gli amici al quale è stato rubato il futuro. A loro ho dedicato quest'opera Carlo soricelli
morti sul lavoro al 25 marzo 2024
grafico 15 anni
Le province nel 2023
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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giovedì 28 marzo 2024
ieri 8 morti sui luoghi di lavoro
mercoledì 27 marzo 2024
Strage di anziani ultrassessantenni che muoiono per infortuni sul lavoro, sono un terzo di tutti i morti sui luoghi di lavoro
Ieri un 78enne è rimasto gravenete ferito a rimini per infortunio sul lavoro, travolto da una tavola caduta da un ponteggio il 25 marzo, un autotrasportatore 73enne è morto travolto dal suo furgone, un edile cinese di 62 anni è morto cadendo da un tetto ad aprilia 2 giorni fa, anche Elio Benvenuti è caduto da un tetto ieri aveva 62 anni, tre giorni fa due agricoltori 83enni a Pesaro Urbino è morto Renzo Sanchioni, in provincia di Avellino ha perso la vita ancora in questo modo orribile Domenico Loreti, già 23 gli schiacciati dal trattore: ma alcuni dicono che continuano a lavorare per divertimento, non per non vedere andare in malora i loro campi o per integrare le pensioni da fame. potrei continuare in questa lista lunghissima, tutti questi 83 caduti sul lavoro dall'inizio dell'anno non sono neppure considerati dallo Stato come morti sul lavoro, difatti non sono nelle statistiche INAIL
martedì 26 marzo 2024
Italia batte Francia 4 a 1 è quello che mi viene in mente vedendo che i Francesi dall'inizio dell'anno avevano fino a pochi giorni fa 67 morti mentre noi a questa mattina ne contiamo sui luoghi di lavoro 237 e oltre 300 con itinere e altri morti che lavoravano sulle strade
Davvero
sconcertante leggere che i francesi hanno quest'anno 67 morti sui luoghi di
lavoro, mentre l'Osservatorio Nazionale di Bologna a questa mattina ne ha
registrati 237. Mettiamoci un modo diverso di monitorare, che non ci mettono i
morti di fatica, ma il confronto è inaccettabile, certo che se anche loro hanno
un Istituto come INAIL che raccoglie le denunce dei suoi morti.....In
Italia spariscono i morti in nero e gli anziani che continuano a lavorare, ma
anche i morti che sulle strade ci lavorano come gli agenti di commercio, e altri
4 milioni che non sono assicurati a INAIL. Ho mandato le mie rimostranze anche
alla Presidente di Eurostat (Istituto europeo di Statistica) ma la loro
risposta è stata solo burocratica, Anche da loro considerato un rompicoglioni
evidentemente. Ma io continuo, anche se pian pianino si stanno accorgendo tutti
che quello che scrivo è vero, come nel caso delle donne lavoratrici che muoiono
molto più degli uomini percentualmente per il triplo lavoro, lo denuncio
da anni. Ora anche INAIL se ne accorge e lo scrive. scrivo loro Benvenuti nella
realtà, capiterà anche così anche per il numero di morti. ora anche il
Presidente di ANMIL mette le mani avanti e scrive che i morti di INAIL non sono
tutti, anche a lui dico Benvenuto. Ci ho messo 17 anni ma dico finalmente. Il
sistema, chiamiamola gentilmente "lobby della Sicurezza" che si nutre
su queste tragedie con miliardi di euro, mica si mette contro a chi gli fa
riempire la pancia, hanno i referenti in Parlamento e nelle Istituzioni.
Ora c'è già chi si sta riposizionando, piano piano, per non disturbare e non
perdere i lauti guadagni. carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale
di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
lunedì 25 marzo 2024
1 morti sui luoghi di lavoro negli ultimi 3 giorni. La Francia aveva dall'inizio dell'anno 64 morti sui luoghi di lavoro noi 220; ma noi ne occultiamo almeno la metà così siamo più virtuosi, nulla sono valse le proteste in Europa e alla Commissione del Senato.
Ecco il termine di paragone tra Italia e Francia la francia aveva al 21 marzo 64 morti sui luoghi di lavoro, noi ne avevamo già 2020, ma anche Eurostat contribuisce a nascondere i morti italiani, questo perchè loro prendono pari pari i morti di INAIL che sono sono i suoi assicurati, gli altri? "CHI LI HA VISTI", Ma in questi giorni di lavoratori ne sono morti altri 11, togliamoci pure i morti per infortuni domestici che sono due, ne rimangono 9, tre sono stati schiacciati dal trattore. ma il Ministro delle politiche agricole Lollobrigida si occupa di tutto, ma non dei morti di sua competenza; già 23 gli schiacciati dal trattore. Ministro Lollobrigida non si metta gli occhiali scuri e non si giri dall'altra parte; i morti in agricoltura noi li vediamo tutti e sappiamo che sono di sua competenza
domenica 17 marzo 2024
Le insidie della casa. spesso drammi della solitudine.. Gli infortuni domestici sono tra le prime cause di morti per infortuni nelle case: tanti anche quest'anno i morti provocati da incendi
Tre bambini e la madre morta. Si rimane impressionati nella mia Bologna una delle città più ricche d'Europa sentire che in una strada della nostra città, che ha diversi primati in Italia, sono morti tre bambini e la madre per il fumo provocato di notte da una stufetta elettrica, Conosco bene via Bertocchi dove si è verificata la tragedia, è anche una strada decorosa, ben servita. ma ovviamente anche qui si annidano forti povertà, perchè era accesa la stufetta di notte, il riscaldamento funzionava o era spento per l'impossibilità di pagare le bollette, gli impianti erano a norma, si poteva affittare se non lo erano? La bella e giovane mamma rumena faceva le pulizie e si era separata dal marito, anche se erano rimasti in buoni rapporti. Ecco i drammi della solitudine. Ecco alcuni casi. Il 4 gennaio muore anziano per asfissia in casa, sempre in provincia di Bologna il 6 gennaio muore un' anziana bruciata per aver voluto accendere il camino con l'alcol, Itala mazzetti aveva 87 anni, sempre il 6 gennaio a Paternò in Sicilia una donna sola di 52 anni ha battuto la testa cadendo in casa, sempre in Sicilia Antonino Facella muore per un incendio in casa, Giuliano Lazzari aveva solo 56 anni, ma anche lui è morto intossicato dai fumi a Trento. l'8 gennaio Rocco De Nuzzo muore fulminato sotto la doccia a Lecce, a Imperia il giorno dopo una coppia muore intossicata dal monossido di carbonio. Anche a Firenze un morto per il monossido di carbonio di una stufetta il 15 gennaio, il 17 gennaio a Perugia, una donna prende fuoco si era avvicinata troppo al camino, aveva 78 anni. Ana Maria Rodigrues peruviana di 58 anni, stesso giorno a Trieste uno straniero muore bruciato nell'appartamento il 24 gennaio. Il 28 gennaio a Bologna Roma e Novara altri 3 infortuni domestici mortali, ustionato da un fornello, corto circuito bollitore elettrico e esalazioni di una stufa. Ombretta Castellani aveva solo 50 anni rimase travolta da un carico di legname di un camion. Giovanni Crimi a Sassari è morto il 4 febbraio per un' esplosione di una bombola. Mi fermo qui ma la casistica e la registrazione di questi morti è infinita: c'è chi si improvvisa antennista e cade dal tetto, chi infila la testa in un tombino , chi si improvvisa imbianchino e cade dalla scala, chi si mette a lavare i vetri delle finestre e cade sulle strade, chi diventa montatore di tende e tapparelle e cade all'interno e all'estero. chi si recide le arterie in garage con "frullini" di vario genere, chi si mette a potare gli alberi del giardino e ne rimane travolto, ecc... potrei continuare all'infinito. Insomma la casa è piena di pericoli e mettersi a fare lavori che richiedono cautela è molto, molto pericoloso
giovedì 14 marzo 2024
Non 4 morti sul lavoro ieri ma ben 8
Ieri 13 marzo i morti sul lavoro non sono stati 3 o 4 come riportala la cronaca ma ben 8, il giorno prima altri 3. Tutti hanno parlato del povero giovane Giuseppe Borrelli di 25 anni, morto il giorno 12 travolto da un macchinario, ma nessuno o quasi scrive che era un moderno schiavo, quelli senza diritti, cioè che sono precari da anni, si tengono così per anni per impedire loro di rivendicare i loro diritti, di iscriversi a un sindacato, di non rifiutarsi a svolgere un lavoro pericoloso, pena il mancato rinnovo del contratto. Anche se col Jobs act renziano tutti i nuovi assunti sono precari, anche se hanno ragione sono licenziati ugualmente con poco denaro. La strage all'Esselunga ha messo in luce, ma per me non ce n'era bisogno in quali condizioni vivono in subppalto, che viene utilizzato largamente dalle grandi industrie e anche dallo Stato, SILENZIO se no a casa. Chi sono gli otto morti di ieri? A Brindisi è morto Gianfranco Conte di 43 anni schiacciato da una bobina, travolto da un muletto Bogdan Redzinc è un polacco che viveva nel nostro paese da molto tempo, aveva 59 anni, è stato travolto da un muletto. In provincia di Frosinone è morto Bruno Di Norcia, un operaotee ecologico che è caduto dal camion di rifiuti aveva 43 anni, in provincia di Cosenza è morto cadendo da un tetto di un capannone Elio Benvenuto, di anni ne aveva 62 e ancora faceva lavori pericolosi, Due sono morti di fatica sono due stranieri: uno è morto alla Fincantieri è un sirlankese di 43 anni di cui non si conosce ancora l'identità (se mai lo diranno e se la cronaca è già passato ad altro) e l'altro in provincia di Treviso si chiamava Bolde Samme è morto di fatica mentre scaricava un camion di un magazzino di una grande azienda. altri due tra cui un vent'enne hanno perso la vita in itinere. ma attenzione ci sono tantissimi agenti di commercio che perdono la vita lavorando sulle strade, ma passano tutti conme "incidenti" ma che invece stavano spostandosi per lavoro,
martedì 12 marzo 2024
Non solo morti sul lavoro ma anche infortuni mutilanti, così com'è successo a questo povero giovane vittima dell'incuria e della mancanza di Sicurezza. E' triste che si rivolgono in tanti all'Osservatorio e non alle istituzioni dello Stato. ma i cittadini che si impegnano per dare una mano sono considerati intrusi se non nemici
Ciao Carlo, sono Angelita Castellani, sorella di Francesco
vittima di un incidente gravissimo occorso il 14 marzo 2023. lui è ancora vivo,
per miracolo, ma ha subito pesantissime conseguenze (tra cui l'amputazione
della gamba destra all'altezza della coscia). il processo penale è in corso, a
distanza di un anno non abbiamo ancora i capi di accusa e gli accusati per
quello che è avvenuto. una dinamica paurosa in cui si somma la violazione delle
più basilari misure di sicurezza, l'incuria e il menefreghismo dei
responsabili alla sicurezza. volevo chiederti se esiste un osservatorio delle
vittime fi incidenti gravi come questo, che non ammazzano ma cambiano
radicalmente la vita alle vittime e ai loro cari. io sono determinata ad avere
giustizia, a fare rumore a non permettere che tutto questo passi sotto
silenzio. mi puoi dare qualche suggerimento? ti ringrazio per il lavoro
prezioso che fai, mi sembra surreale che l'osservatorio non sia tenuto a
livello istituzionale. poi chi chiediamo perché questa piaga non accenna a
diminuire..
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.